Un furto sacrilego a danno delle chiese era piuttosto ricorrente durante il XIX secolo.
Il furto sacrilego a Barcon
Anche l’oratorio di Barcon conobbe un furto sacrilego, come ricorda il documento del 1852 che priore Dal Bello invia alla deputazione municipale (ACV, b. 108 (1841-1875), Cartella 108, Titolo 5, Fascicolo 4).
Per maggiori e più dettagliate informazioni:
Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti
di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI)
Scopri come acquistare il libro ›
Alla Deputazione di Vedelago Lì 28 marzo 1852.
L’infrascritto Sacerdote, e Priore di Barcon da notizia immediatamente a Codesta Deputazione il furto Sacrilego, avvenuto la scorsa notte in questa Chiesa di S. Michiele Arcangelo.
In questa mattina che si indrizzavo alla Messa Parrocchiale l’individui di Barcon, tra questi Pagnan Bortolo, Giovanni Simonetto, si accorsero d’un bucco fatto verso a Sera della Sacrestia della grandezza d’un bucco di forno a base al muro, facile il passagio d’un uomo, che entrato il ladro ha ritrovato chiave di aprire una portella del banco di detta Chiesa, dove si trovava il Calice, ed una picciola piside, e ferma una Casetta d’anime, (meno la piside, levato il calice dalla busta, e Casetta anime, che avrà avuto il ventenesso (?) di Austriache £. 10, portò via questi due capitali.
Questo è tanto di triste che posso annunciare.
Il Priore D. Vettor Dalbello
Cos’altro sappiammo del furto sacrilego?
Non si hanno notizie ulteriori riguardanti questo furto sacrilego: né riguardo l’autore (o gli autori), né se fu recuperato quanto rubato.