La questua è la raccolta di oblazioni che i religiosi organizzano per scopi di carità o di culto. Ogni anno, il giovedì santo i chierichetti uscivano per le vie di Barcon per la tradizionale questua pasquale.
Nelle nostre campagne la pratica di passare di casa in casa per chiedere un’offerta ha origine remote, quando i contadini offrivano uova ai giovani ministranti come riconoscenza per il servizio che offrivano nel corso dell’anno liturgico.
Finito il giro di tutte le abitazioni del paese, i chierichetti portavano le uova raccolte nella questua ai vari commercianti di Barcon per rivenderle e poi spartirsi il guadagno; in epoca più recente non tutte le famiglie possedevano galline ovaiole ed invece delle tradizionali uova veniva data loro una non meno gradita offerta in denaro.
![La questua del giovedì santo](https://barcon.it/wp-content/uploads/2021/03/felice-trinca-014-1200x818.jpg)
Come veniva impegata la questua?
Che fossero uova da rivendere o denaro da spartire, ciascun chierichetto spendeva la propria parte del ricavato in caramelle e dolciumi dimostrando di apprezzare la gratitudine dei parrocchiani di Barcon.
Significato di questua
Treccani:
Richiesta e raccolta di oblazioni (elemosine e offerte in natura) fatta da religiosi, appartenenti di norma a ordini mendicanti, per scopi di carità o di culto: fare la q. in chiesa, in paese; frati che vanno alla q.; la q. ha reso poco. In senso più generico, raro e per lo più scherz., il fatto di chiedere l’elemosina, di sollecitare offerte: è una festa di beneficenza, e alla fine ci sarà la solita questua.
Significato di chierichétto
Treccani:
1. Piccolo o giovane chierico. 2. Bambino o ragazzo che indossa l’abito talare e la cotta per aiutare il sacerdote nello svolgimento delle sacre funzioni.
Wikipedia:
Il ministrante (dal latino ministrare, “servire”) è propriamente un fedele laico (uomo o anche donna, se consentito dal vescovo diocesano) il quale svolge un servizio alla comunità cristiana, ai sacerdoti e ai diaconi durante la liturgia e nelle altre celebrazioni di preghiera. La Costituzione conciliare sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium cita i “ministranti”, definendo il loro servizio un “vero ministero liturgico”. […] Siccome tale ruolo è tradizionalmente svolto da ragazzi o giovani, i ministranti erano detti un tempo, e ancora oggi da alcuni ma impropriamente, chierichetti (diminutivo di chierico).