Cronistoria

La cronologia storica

Scorrendo la linea temporale dell’ultimo millennio, scopri notizie, eventi e curiosità che si sono succedute nel corso dei secoli a Barcon.
Per gli avvenimenti storici abbiamo inserito una nota riguardante la fonte da cui li abbiamo attinti mentre per i fatti più recenti abbiamo testimonianze dirette dei nostri compaesani.

La Carta Archeologica del Veneto riporta di alcuni ritrovamenti effettuati nelle nostre campagne ma certamente altri reperti attendono di essere riportati alla luce: la fertilità di queste terre trova conferma nei frequenti rinvenimenti di embici (coppi) e di altro materiale laterizio romano, nel corso dei lavori d’aratura. Purtroppo, gran parte di queste antiche memorie vanno disperse e distrutte nella fase immediatamente successiva alla loro involontaria scoperta.

A partire dalla metà del II° secolo a.C. Creazione dell’Agro Centuriato di Asolo: i romani disboscarono il territorio e costruirono importanti arterie viarie quali la via consolare Postumia, che collegava Genova ad Aquileia. La centuriazione includeva l’attuale territorio di Barcon, dev’è ancor oggi facilmente identificabile il reticolato romano.1“Vedelago oltre il paesaggio” di G. Bortolazzo, G. Lanaro, L. Morao, A. Vettoretto 1986, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 28).
1179-1183 Prima di partire per un pellegrinaggio verso Roma ed il santuario di S. Michele Arcangelo nel Gargano, Gerardo da Camposampiero redige un testamento che, oltre ad altri beneficiari, assegna alla chiesa campestre di Barcon: X lib. Ecclesiae de Barcono de Campagne propter dapnum quod sustinuit quando fuit combusta, et L. libras den. pro celebratione M. missarum. (Dieci lire alla chiesa di Barcon di Campagna a causa del danno che ha subito quando è stata bruciata, e cinquanta lire di denari a favore della celebrazione di mille messe.)2“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 25).
2 dicembre 1190 Johanis de Barcono si trova a Verona come testimone della consegna di una lettera per Re Enrico circa una causa tra i Canonici di Treviso e Gislardinum de Sancto Zenone.3“Notizie de’ Vescovi di Feltre, e di Belluno” Dopo la unione di que’ Vescovadi dall’anno 1116 fino al 1320. Ricavate dalle carte trivigiane di M. Rambaldo degli Azzoni 1778, Canonico ed Avogaro della Chiesa di Treviso (pag. LXX).
1200 Giovanni Bono, presbitero di Barcon, è interpellato come testimone da Acelo de Riese, in una vertenza che lo contrappone a Otolino per un debito di 100 lire.4“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
1229 Giovanni de Barcono aveva possedimenti appena fuori della cinta muraria di Treviso. Dopo la sua morte, la figlia Trivisana vendeva a S. Maria Nova un appezzamento posto fuori Porta SS. Quaranta, sempre a Treviso. 5“Studi medievali” di Vincenzo Crescini, Filippo Ermini, Pietro Fedele, 1983, Giovanni Chiantore, Torino (pag 642).
1236 Fin da gennaio Giovanni da Barcon vanta un credito 255 lire nei confronti del comune di Treviso, denaro sul quale però dal mese di maggio vantava diritti anche il muratore Benedetto.6“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
1237 Giacomo da Barcon funge da procuratore di Zambono de Çoia, presentando ben undici documenti di credito nei confronti del comune trevigiano.7“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
21 aprile 1273 Johannis de Barcono è testimone durante la causa che il vescovo Bartolomeo, delegato apostolico di papa Gregorio X, intenta a Leonardo Tuteboni per i guai che ha causato al Monastero di San Cipriano a Murano.8“Ecclesiæ Torcellanæ Antiquis Monuments Nunc etiam primus editis illustratæ” di Flaminio Cornelio Senatore Veneto 1749, Typis Jo. Baptistae Pasquali, Venezia (pag. 240).
1284 Nascimbene da Ciano, che ricopre l’incarico di tutore dei figli del defunto Leonardo da Barcon, per loro conto affitta per cinque anni a Leonardo del defunto Zambon da Posbon tutte le terre che essi possedevano in Barcon.9“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
1288 Çambonus de Barcono ricopre l’incarico di massaro del Comune di Treviso.10“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
4 novembre 1288 Giovanni Porcella da Vedelago rinuncia a favore di Zambono da Barcon e Giacomo suo fratello, ogni diritto che aveva su un manso di circa cinquanta campi a Vedelago, un tempo tenuto a livello dallo stesso Giacomo.11“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 28).
1297 La cappella San Michaelis de Barcono è ancora annessa alla Plebs S.Marie de Silvatronda, come si legge nell’elenco delle decime dovute dalle chiese locali alla Santa Sede.12“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 39).
1307 La regola di Barcon, cioè il villaggio, è inserita all’interno della capo pieve civile di Salvatronda che rientrava nel quartiere di Mezzo, una delle quattro ripartizioni fiscali del territorio di Treviso.13“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 30).
1314 Consiglio dei Trecento, o Maggiore, una delle più importanti assemblee del Comune di Treviso: ne fanno parte tre cittadini originari del paese: Dominus Cambonus de Barcono, Almericus de Barcono, Costantinus de Barcono.14“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 39).
1330 Nel registro delle Collette il pagamento per Barcon è effettuato direttamente dal pievano di Salvatronda Bindus: in quel periodo il villaggio ha pochissimi abitanti e non possono mantenere un sacerdote.15“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 32).
1335 Nel Libro del Sal, che rilevava la consistenza dei fuochi presenti nel territorio trevigiano limitatamente alla destra Piave, nel corso dei lavori di controllo i sapientes accertano la mancanza di abitanti nella regola di Barcon.16“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 33).
1344 Nel registro delle decime imposte da papa Clemente VI e raccolte con frequenza triennale per sostenere la lotta contro i Turchi in Terrasanta, il rettore della cappella di S. Michele è il clero di Salvatronda rappresentato dal presbiter Jacobus (prete Giacomo), affiancato dal clericus Bassanus (chierico Bassano).17“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 39). In quel periodo Barcon è un villaggio ormai deserto, privato del curato e destinato a perdere la propria autonomia.18“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 33).
1412 Per contrastare l’avanzata di Sigismondo d’Ungheria, Venezia predispone un sistema difensivo scavando una fossa lunga 22 miglia nella castellana orientale che scende dal Pedemonte fino al fiume Sile.19“Castelfranco Veneto e il suo territorio nella storia e nell’arte” di Giampaolo Bordignon Favero 1975, a cura della Banca Popolare di Castelfranco (vol. 1, pag. 51). Nella mappa asburgica del XIX secolo è segnalata una fossa nel territorio sud-est di Barcon: probabile si tratti di ciò che resta di questo sistema difensivo.
29 novembre 1437 Leonardo Emo fu Benedetto detta il proprio testamento con il quale dona i suoi prati situati a Barcon alla chiesa di S. Michele, a patto che gli esecutori testamentari provvedano a fare eleggere un sacerdote per la celebrazione delle messe di suffragio in quella cappella.20“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 38).
18 maggio 1440 Il vescovo Ludovico Barbo conferisce il beneficio di Barcon al presbitero albanese Biagio fu Atanasio da Alessio, nuovo curato di Fanzolo.21“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag 37).
7 dicembre 1445 Giacomo detto Picato fu Meneghino da Fanzolo cede per 309 lire a Nicolò fu Sergio Castropola due appezzamenti, rispettivamente di quattro e due campi di prato, situati a Barcon. Altri dodici campi situati a Barcon sono ceduti ai Pola da Bartolomeo fu Leonardo Fiorentino da Fanzolo in cambio di 108 lire.22“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 55).
8 febbraio 1447 I fratelli Giacomo e Franceschino fu Tommaso Fabbri, in cambio di 303 lire, vendono a Nicolò Castropola un appezzamento di terreno a Barcon, Matteo fu Vendramino da Vedelago per 15 lire un campo e mezzo di prato nella località vedelaghese di Zaparedo ed infine Marco fu Francesco e il figlio Franceschino da Fossalunga al prezzo di 150 lire due campi arativi con vigneti e nove piantate posti nella contrada eundo ad pozebonum.23“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 56).
15 maggio 1447 Pasqualino da Vedelago detto Bruno per 49 lire vende a Nicolò Castropola sette campi posti a Barcon.24“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 57).
8 luglio 1447 Andrea da Norcia fu Brentino vende per 18 lire a Nicolò Castropola due campi di terra vegra situati a Barcon, Giovanni Emo fu Giorgio al prezzo di 70 lire, quattro campi situati a Barcon e Pietrobono fu Paolo da Fanzolo cinque campi arativi, con vigneto e undici piantate dislocati nelle contrade barconesi.25“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 57).
estate 1447 Maria, vedova di Zeno da Fanzolo e figlia di Giovanni da Quero, vende ai Pola per di 24 lire, un campo e mezzo arativo con vigneto e tre piantate situato nella località Lare, nelle vicinanze della contrada della Levada, a Barcon.26“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 58).
30 marzo 1448 Guglielmo fu Gasparino da Fanzolo al prezzo di 60 lire cede a Nicolò Castropola tre campi arativi, con vigneto e undici piantate e Gerardo fu Vendramino da Vedelago per 25 lire due campi nella contrada delle Zapare.27“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 58).
1448 Giacomo fu Marchioro da Vedelago vende a Nicolò Castropola trenta campi per 300 lire, Nicolò fu Pasquale da Vedelago cinque campi e il sarto Pietro Barca fu Giovanni, nativo da Loreggia ma residente a Castelfranco, altri tre campi.28“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 58).
1450 Viene scavata una seriola (canaletta) provvisoria che dal canale Brentella di Pederobba porta l’acqua nelle campagne di Vedelago.29“Brentella: Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVI” di Raffaello Vergani 2001, Edizioni Canova, Treviso (pag. 68).
1462-1465 Giovanni Emo fu Gabriele affida la tenuta della chiesa di Barcon e i terreni ad essa assegnati ad Anastasio Grifoni da Sant’Angelo in Vado marchigiano, condottiero di ventura.30“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 41).
28 ottobre 1465 Papa Paolo II attribuisce al patrizio veneziano Giovanni Emo il privilegio del Giuspatronato sulla chiesa di Barcon il quale vi rinuncerà in favore dei Pola nel 1506.31“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 39).
1466 La seriola provvisoria è “da derivarsi de-novo”: si procede nuovamente con lo scavo della canaletta ma questa volta verrà fatta passare per Barcon e, prelevando l’acqua dal canale Brentella presso Posmon di Montebelluna, porta l’irrigazione nelle nostre campagne ancora oggi.32“Brentella: Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVI” di Raffaello Vergani 2001, Edizioni Canova, Treviso (pag. 68).
1470 Dal documento detto Hebenus risulta che la Ecclesia S. Michaelis de Barcono, curata, sub cura rectoris de Fanzolo. (Chiesa di S. Michele di Barcon, curata, soggetta alla cura del rettore di Fanzolo.)33“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 97).
1482 Ansoisio Castropola fa riparare la vecchia chiesa crollata (collapsa) come pure la casa del prete.34“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 82).
1489 Situazione immobiliare e familiare della famiglia Pola: in Barcon una possession aradiva parte piantada parte pradiva con do Sedimi in uno de quelli è una Casa de Muro coverta de Copi et una Teza de Muro coverta de Copi habita Beneto, et Francesco fradelli q. Piero Benato. In l’altro Sedime una casa de Muro et de Copi, et una Teza de muro coverta de Paia et una picola in Soie de Paia, in la qual habita Ser Lorenzo da Paderno, le qual tute do possession tien al terzo. Et puol esser in nostra parte Fromento, et Segala Stara Quaranta, et altre Biave Stara vinti, et la mita del vin in nostra parte vin C[arri] Sedese Campi circa Cento, e Nonanta pagerà Stara Vinti Fromento, Honoranze, vin la mita Tot[ale] C[arri] Sedese. Item Pradarie se affitta a più persone circa ducati Sessanta Tot[ale] duc[ati] 60 i quali credo in Fanzuol, et in la Riegola de Vedelago qualche campo. Socede (Soccide), Tot[ale] Manze Quatro. Piegore Sessanta. Item debitori parte Exigibile, parte dubbiosi et Mercantie Ducati Sette Cento vel circa. Famiglie di casa B[ocche] undese. Francesco, Suise (Ansoisio), Catharina moglie di detto Francesco, Maria sua figlia, Una nena (balia) con Salario de lire Cinquanta, Fantesche (donne di servizio) tre con Sallario, Famegli (servitori) tre con Sallario. Cavalli tre per nostro uso.35“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 63).
27 agosto 1491 Ansoisio Castropola affitta un appezzamento coltivato a prato a Vettore Morello di Montebelluna, in precedenza assegnata a Giovanni Matarlino da Fanzolo, in cambio del canone annuo 4 ducati d’oro, un paio di galline, uno di polli, carne porcina e un numero imprecisato di pulcini.36“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 64).
1492 Ansoisio Castropola acquista per 40 lire da Antonio di Enrico Matara da Fanzolo due campi e mezzo arativi, con vigneto e due piantate e mezza.37“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 64).
1496 Giovanni Emo cede con contratto livellario ad Ansoisio Castropola l’intera tenuta della chiesa di Barcon e i terreni ad essa assegnati.38“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 41).
1496 I Pola, già residenti a Barcon con estese proprietà, per svincolare il paese da Fanzolo e da Salvatronda, donano alla cappella di S. Michele ben 64 campi, le cui rendite saranno impiegate nel mantenimento del prete curato e nel soddisfacimento delle esigenze della piccola chiesa.39“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40).
1497 La famiglia Pola ricostruisce a proprie spese la canonica, una modesta costruzione di mattoni col tetto ricoperto di coppi che si trovava sul lato orientale della chiesa.40“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 283).
XVI secolo Rispetto ad altre zone del trevigiano, a Barcon si seminava meno frumento e più segale, cereale più rustico che meglio si adatta al nostro terreno acido.41“Le campagne: Un’area rurale tra Sile e Montello nei secoli XV e XVI” di Gianpier Nicoletti 1999, Edizioni Canova, Treviso (vol. 1, pag. 169).
1502 Causa tra Giovanni Battista fu Meneghello da Padova, priore di Barcon, e Leonardo e Gabriele Emo fu Giovanni.42“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 85).
1502 Papa Alessandro VI concede il giuspatronato della chiesa di Barcon alla famiglia Pola, previa garanzia dell’esborso annuo di dodici fiorini per il mantenimento della chiesa e del sacerdote.43“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 82).
1503 Il podestà trevigiano Michele Salamon emana una nuova sentenza con la quale decideva che l’acqua del canale Brentella sia divisa infra li uomeni di dette Ville e le altre persone che avessero altre terre sotto li suoi territorj. Il punto numero 24 si soffermava su Barcon affermando che la seriola die Barcon deva esser larga in bocca piè uno quarti tre, et debba aver il suo libero corso fin alli confini di Barcon, dove è data la sua portione alla Villa de Vedelago, et Albaredo minacciando di tre tratti di corda e tre mesi di carcere coloro che a vario titolo avessero rotto gli argini a monte del villaggio.44“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 69).
27 febbraio 1507 I fratelli Gabriele e Leonardo Emo fu Giovanni, che agiscono per conto anche del defunto fratello Pietro, cedono ed assegnano in perpetuo al nobile trevigiano Nicolò Castropola fu Francesco, tutti i terreni arativi, prativi, pascolivi con vigneti e piantate, edifici e stalle che possedevano a Barcon.45“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag.72).
1508 L’azienda di Bernardino (quondam Leonardo) conduce in mezzadria 67,7 ettari di terreno e in stalla teneva 12 buoi, 4 vacche e 2 cavalli.46“Le campagne: Un’area rurale tra Sile e Montello nei secoli XV e XVI” di Gianpier Nicoletti 1999, Edizioni Canova, Treviso (vol. 1, pag. 131).
1512 A proprie spese i Pola intraprendono e portano a compimento la costruzione dell’edificio sacro. La famiglia trevigiana, con queste iniziative, ottiene definitivamente dalla Santa Sede il giuspatronato di elezione, in forza del quale il sacerdote titolare di Barcon assume il titolo di priore.47“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40). Papa Giulio II conferma il privilegio di giuspatronato su Barcon ai Pola, questa volta trasmissibile per via ereditaria ad entrambi i sessi.48“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 80).
1516 Dal 1508 al 1516 la Repubblica di Venezia dovette contrastare la coalizione delle potenze europee (Lega di Cambrai) subendo numerose perdite di uomini e ingenti danneggiamenti dei suoi territori. A Barcon i Nicolò V Castropola dichiarò che le stalle e i fienili sono sta brusade da li inimici più di Meze li quali tutti cortivi sono mal in ordene. Anche le coltivazioni ne risentirono perché bona parte de le piantate, è ruinata per esser morte le vigne et sono stati tagliati li Arbori, et rubati.49“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 97).
7 novembre 1521 Il canonico Ottaviano di Castelbolognese, vicario generale del vescovo di Treviso, Bernardo Rossi, si reca in visita pastorale nel paese e constata l’assenza del priore, pré Giovanni Battista da Padova, impegnato nell’amministrazione di un’altro beneficio del quale risulta investito.50“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40).
1524 Nicolò V Castropola dichiara di possedere a Barcon una prima tenuta (possession) di 420 campi prativa arativa, piantada, videgada, con tre sedimi attraversati da Casa di Muro coverta di Copi, et parte di Paglia. Con Teze, Stalle al bisogno de la Possession. Possiede anche una seconda tenuta di modesta entità ed una terza estesa 68 campi e arricchita con 60 piantate.51“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 95).
31 agosto 1525 Durante la visita pastorale, il vicario generale del vescovo di Treviso trova la chiesa di Barcon in uno stato pietoso: l’edificio è ricolmo di fieno e botti di vino più che in una cantina.52“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 98).
1542 Il Conte Battista da Pola ha una casa da stazio dotata di stalla, tezze e altri edifici rurali che si trova all’interno di una grande azienda di 145 ettari e un’altra grandissima azienda di 200 ettari, affittata con un contratto alla parte: i conti Pola possedevano quasi quattrocento campi (91,7% del territorio paesano).53“Villa. Siti e contesti” a cura di Renzo Derosas 2006, Edizioni Canova, Treviso (pag. 48). Nel territorio di Barcon c’erano 6 case, 1 casa da statio, 8 teze, 1 stalla e un altro edificio non ben definito.54“Le campagne: Un’area rurale tra Sile e Montello nei secoli XV e XVI” di Gianpier Nicoletti 1999, Edizioni Canova, Treviso (vol. 2, pag. 182). Oltre agli edifici, i Pola erano proprietari di 563,25 campi, Marc’Antonio de Zotti di 24 campi, il notaio Reniero da Lancenigo 2 campi e ¼. Francesco Battiferro da Venezia possedeva un cortile con una casa in muratura e tetto in coppi più una teza di paglia circondati da una campagna di 9 campi e mezzo, poi aveva altri tre appezzamenti da 8 campi e ½, 38 campi e 14 campi e ¾. Il patrizio Andrea Barbarigo deteneva 2 campi e ½. Completano la lista dei proprietari terrieri la prebenda di S. Michele di Barcon che possedeva 5 campi e Matthio Dorigon da fossa longa che possiede 1 solo campo ¼ e mezo.55“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 102).
1543 La seriola che serve Barcon, Vedelago e Albaredo risulta essere larga un piede e tre quarti (ca. 60 cm).56“Brentella: Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVI” di Raffaello Vergani 2001, Edizioni Canova, Treviso (pag. 177).
1545 La chiesa è in precarie condizioni a motivo della sua trasformazione in magazzino entro cui sono accatastati fieno, botti e legna: il priore che pure aveva facoltà d’udir le confessioni, si scusava che non aveva altro luogo dove ripor le sue robe!57“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40). Il vescovo ordinò che la gente ratealmente pagasse per fabbricargli cantina, tezza e stalla, ma in 50 anime erano 30 da comunione!.58“Treviso e le sue pievi” di Francesco Agnoletti 1898, Stab. tip. ist. Turazza, Treviso (vol. 2, pag. 305).
1558 Processo intentato al priore di Barcon Filippo di Giuseppe da Mercatello di Piombino.59“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 105).
1564 Un incendio distrugge la chiesa.60“Treviso e le sue pievi” di Francesco Agnoletti 1898, Stab. tip. ist. Turazza, Treviso (vol. 2, pag. 306).
3 marzo 1564 Il vescovo Giorgio Corner giunge in visita pastorale e vede che in chiesa non era conservata l’eucarestia e neppure il fonte battesimale. Il sostituto del rettore don Pietro Stella dichiara che questa chiesa è campestre, et è sottoposta alla chiesa de Fanzuol, et non vi si tengono sacramenti et mancho ha cimiterio […] non vi à alcuno rettor, lo ius patronado de questi gentil’homeni de puola, et da loro son messo la non conosce altri patroni, et mi hanno consegnato da sorte in otto campi de terra che li faccio lavorar, circa li quartesi questi Signori mi hanno ditto non vi anno fuora quest’anno si vedarà da farvi dar qualche quartese et ve’ una casa per el prete con una tezeta appresso la chiesia, le’ stata la chiesia senza prete circa sie mesi […] in caso di qualche urgente necessità si ministra qualche sacramento.61“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 117).
22 aprile 1564 La cura è retta da un vice-priore, pré Pietro Stella, che stila di proprio pugno un prezioso ed interessante inventario comprendente i beni immobili e gli oggetti di proprietà della cappella. Lo Stella annota il possesso di “una casetta di coppo dove habita il prette et una teza di paglia appresso a essa casa, sei campi incircha co’ alcune piantade sopra essi campi.. un calese picollo co’ sua patena d’arzento dorado pesa in tutto onze 8.. doi campane picolle sul campanille per sonare la mesa, un crocefisso de legnio in mezo la chiesa.. un confalon picollo dorado con S. Michele da una banda e dalaltra la madona benedetta, una croce de legnio depente sopra l’altare grande, una pianeda di fustaggnio negro con croce di raso rosso vecchissima“.62“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40).
1567 A Barcon si contavano 55 anime da comunione.63“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40).
2 maggio 1567 Il vescovo trevigiano Giorgio Corner visita S. Michele e vi trova solamente il cappellano, pré Franco Barconato; verifica inoltre che nella cappella non è custodito il Santissimo Sacramento, né vi è fonte battesimale, avendo gli abitanti della villa l’obbligo di far battezzare i nati nella chiesa pievana e matrice di Salvatronda. A Barcon, abitano soltanto 55 anime da comunione e manca il cimitero stante l’obbligo di seppellire i defunti nel cimitero della vicina Fanzolo.64“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 40).
4 luglio 1567 Il nunzio curiale don Bartolomeo de Sarillo avvia ufficialmente l’istruttoria contro don Francesco Barconato da Paderno, priore di Barcon.65“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 120).
1571 Secondo un documento del 1579, un capitel grando dedicato al culto della Madonna è presente nel territorio di Barcon denominato fossa granda forse già dal 1570. Nel corso dei secoli questo capitello fu il punto di arrivo delle processioni per le rogazioni di primavera.66“Il Santuario della Madonna del Caravaggio in Fanzolo, Storia e devozione mariana” Paolo Miotto 2021, GoPrint Padova (pag. 24).
16 settembre 1579 Visita pastorale del vescovo Francesco Corner; il priore Francesco Pozzo risponde così alle domande del prelato: il Signor Paulo Puola me ha messo et non fazzo altro se non celebro messa, et el pol esser un mese, et mezo che son qui. Io non confesso, ne esercito curra de nessun perché l’è sottoposta alla cura de Fanzuol, et me è stato consegnato per il mio viver sei campi quali sono qui per mezzo la chiesa, e sono affittadi al terzo et importo mastelli doi, ho ancho il quartese che sono stati tre stara de formento, segalla stara 4 ½ et meglio li anni passati stara 8, sorgo stara 4, legumi una quarta et biava da caval stara 5, vin conzi 3,04.67“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 128).
1584 I Pola eleggono priore il concordiense don Pietro Talussio da Fanna, annunciato da una lettera di bonae famae rilasciata l’11 maggio 1583 dal vicario generale di Concordia.68“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 130).
26 gennaio 1598 I fratelli Sergio VII e Antonio III Pola fu Paolo I, su suggerimento della loro madre Antiope di Spilimbergo, presentano il cugino don Vicardo Bertoldo fu Giovanni Enrico da Spilimbergo alla curia di Treviso per il posto di priore di Barcon.69“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 130).
20 novembre 1598 Antiope di Spilimbergo, vedova di Paolo I, richiede l’inventario dei beni mobili presenti nella casa da statio di Barcon.70“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 121).
1600 A cavallo tra il XVI ed il XVII secolo nelle campagne di Barcon le cernide presenti ad est del fiume Mincio svolgono il loro addestramento periodico. Le cernide sono milizie territoriali della Repubblica di Venezia: costituite da contadini, almeno una volta l’anno effettuavano esercitazioni della durata di più giornate.71“La guerra del Friuli” di Riccardo Caimmi 2019, LEG Edizioni (pag. 106).
1 aprile 1607 Don Benedetto Milani, parroco di Fanzolo, lamentandosi del fatto di dover amministrazione i sacramenti ai barconesi senza alcuna contribuzione, prende accordi con i capifamiglia di Barcon affinché si impegnino a contribuire con 20 lire l’anno, in due rate da versare nelle ricorrenze di S. Lorenzo e S. Michele.72“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 139).
ottobre 1607 Don Girolamo Leonardo da Spilimbergo viene eletto priore dai Pola.73“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 145).
19 maggio 1608 Il vescovo Francesco Giustiniani nella sua breve visita pastorale trova l’altare maggiore non consacrato e gli arredi sacri poveri e maltenuti. Il vice priore dichiara di essere stato eletto dai signori puola da circa otto mesi, di avere l’obbligo di celebrare messa ogni domenica, mentre la chiesa apparteneva a uno della famiglia Spilimbergo, cugino dei Pola.74“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 141).
21 febbraio 1611 Sergio VII Pola coadiuvato dai fratelli, denunciano al vescovo di Treviso il parroco don Benedetto Milani colpevole di non amministrare i sacramenti ai fedeli di Barcon. I capifamiglia disattesero l’accordo del 1607 rifiutando di contribuire al parroco la ricompensa annua prestabilita e perciò quest’ultimo cessò di amministrare loro i sacramenti. Udite tutte le parti, il vicario accoglieva l’interpellanza dei Pola e obbligava il parroco di Fanzolo ad amministrare i sacramenti ai barconesi.75“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 143).
5 maggio 1613 Don Bernardino Bertoldo fu Giovanni Enrico da Spilimbergo, fratello di don Vicardo eletto nel 1598, è priore a Barcon. Chierico della diocesi di Concordia (clericus concordiensis), la sua introduzione nel priorato avviene con l’autorizzazione del vicario vescovile e il giuramento sui vangeli di difendere e non sottrarre beni dal beneficio semplice di S. Michele.76“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 145).
14 ottobre 1616 È presentato priore del beneficio don Giovanni Paolo Monaci di Spilimbergo, proposto da don Alvise Sempronio per conto dei fratelli e nobili trevigiani Sergio VII e Antonio III Pola.77“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 145).
10 ottobre 1624 Durante la visita pastorale, il nuovo parroco di Fanzolo don Lodovico Novello, rispondendo al visitatore, dichiarava di amministrare i sacramenti ai suoi 300 parrocchiani e al centinaio di abitanti del villaggio di Barcon che, tuttavia, non gli offrivano in cambio cosa alcuna.78“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 146).
1631 Epidemia di peste bubbonica, descritta anche dal Manzoni.79“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 146).
15 settembre 1637 Su incarico della magistratura veneziana dei Provveditori sopra i beni comunali, Giovanni Basso disegna una mappa dei possedimenti della famiglia Pola a Barcon.80“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 126).
3 giugno 1641 Durante la visita pastorale del vescovo Marco Morosini, il parroco di Fanzolo Bartolomeo Milani non perdeva tempo a lamentare che non vi sono altre chiese che quella di Barcon, ma però non cavo cosa alcuna; et pretendono li Signori Puola che io sii obligato.81“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 146).
1644 Sergio VII Pola muore nella casa di Barcon.82“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 139).
1645 Nella casa da statio di Barcon muore Antonio III Pola.83“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 142).
luglio 1664 Il priore don Giovanni Maria Todoreti sottoscrive un atto di assoluta dedizione nei confronti di Ca’ Pola: è facile impetrar gratie di pietà, da chi la tiene per hereditata da Progenitori. Il Priorato de S. Michele Arcangelo de Barcon, eretto, e fondato dalla Religione dell’Illustrissima Casa Pola, et suo antico Iuspatronato et da me Prè Zuanne Maria Todoreti posseduto. Nell’ottica di accorpare i possedimenti della chiesa di Barcon, quell’anno il priore permuta tre appezzamenti di terreno con i Pola.84“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 147).
luglio 1665 Il priore procede con una seconda permuta assegnando ai Pola cinque appezzamenti situati a Barcon.85“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 148).
1712 I Pola a Barcon possiedono la quasi totalità dei terreni, pari al 92,3% della superficie e la chiesa di S. Michele può contare sul 7,2% del territorio. Il monastero certosino di Vigodarzere e l’ospedale di Treviso, assieme, possedevano appena lo 0,4% della superficie. Se poi si va a sommare il patrimonio della Chiesa a quello dei Pola, perché da questi era stato fondato, allora si comprende ancora meglio il valore percentuale quasi assoluto (99,5%) dei reali proprietari di Barcon.86“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 154).
27 giugno 1712 Il parroco di Fanzolo dichiara che nel territorio di Fanzolo vi è solo la Chiesa di S. Michiel di Barcon, è Priorato di ragione del Nobile Signor Conte Paulo Pola e che don Giuseppe Reolfatto è il priore perpetuo.87“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 173).
novembre 1712 Giovanni Rizzi esegue una perticazione degli edifici e terreni del villaggio di Barcon dove risulta che il Nob. Sig. Co. Paulo Pola K. possiede un Palazzo dominical con Barchessa, et altre Fabriche pure dominical con Cortivo, horto e Brolo prativo piantato videgato de campi 4. Il disegno allegato mostra una struttura degli edifici e del brolo molto simile allo stato attuale, tanto da far supporre si tratti già del progetto di Giorgio Massari.88“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 183).
1718 All’architetto veneziano Giorgio Massari, i Pola affidano la costruzione della loro nuova villa che viene edificata abbattendo la loro precedente dimora.89“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 42).
14 aprile 1725 Don Pietro Cesconi, parroco di Fanzolo, dichiara v’è un Oratorio nel Commun di Barchon delli Nobili Signori Conti Pola sotto l’invocazione dell’Apparizion di S. Michele Arcangelo, nel quale v’è un Beneficio semplice Jus Patronato delli suddetti si dice con titolo di Priorato.90“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 173).
15 maggio 1744 Il parroco di Fanzolo, don Pellegrino Cirello, informa il vescovo Benedetto de Luca di avere l’Oratorio di S. Michiele di Barcon, qual è pubblico; in qualche festa, che quel Priore ha premura, celebra inanzi la Messa Parochiale e quanto a giorni proibiti, ho esposto a parte al Reverendissimo Signor Vicario di Visita. Il priore era don Domenico Villani da Loreggia.91“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 173).
5 giugno 1756 Durante la visita pastorale del vescovo Paolo Francesco Giustiniani viene stillato un elenco del contenuto della chiesa di Barcon: l’altare di marmo era abbellito da una tavola dipinta che raffigurava la Natività di Gesù, in sacrestia erano custoditi il calice e la patena con alcuni paramenti sacri e c’era un confessionale portatile. Veniva ordinato che la statua lignea di S. Michele Arcangelo che si trovava nella sommità dell’altare, fosse accomodata e spostata più in basso, sopra i gradini della mensa dell’altare. Che fossero rimossi i due angeli di legno che si trovavano ai lati della statua di S. Michele nella parte superiore dell’altare o, in caso contrario, che il simulacro del santo titolare fosse sostituito da altro più pregevole. Infine, che fossero eliminate due delle cinque croci presenti nelle stole e che mancando di eseguire i decreti entro due mesi, l’altare rimanesse sospeso.92“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 175).
1763 Il pubblico perito Angelo Prati consegna all’Officio delle Acque di Treviso il Dissegno generale di tutta la Brentella, dove traccia la rete irrigua derivante dal canale Brentella che si dirama nel territorio. Sono 57 Ville beneficate, compreso il villaggio di Barcon.93“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 186).
1766 Secondo le giurisdizioni del 1766, Barcon figura appartenente ai Reggimenti Veneti, 1° Podesteria di Treviso, Distretto di Castelfranco.94“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 95).
1769 La comunità di Barcon risulta essere soggetta in spirituale alla parrocchia di Ss. Vettor, e Corona di Fanziol.95“Repertorio generale delle ville, e comuni della terraferma suddita della Serenissima Repubblica di Venezia” dei Figliuoli del qu. Z.A. Pinelli 1769, stampatori ducali (pag. CLXII).
7 maggio 1777 Durante una visita pastorale fu dato ordine di togliere le bilance dalla statua di S. Michele presente in chiesa: “dovevano essere sconcie”96“Treviso e le sue pievi”, di Francesco Agnoletti 1898, Stab. tip. ist. Turazza, Treviso (vol. 2, pag. 306). e la stessa statua doveva essere spostata sopra i gradini della mensa dell’altare, come già richiesto nella visita del 1756.97“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 176). L’oratorio di Barcon era pubblico, e questo (confinava) per ogni parte, ciò è sera, ed a’ monte terra del Priorato, mattina confina con Ca Pola, a mezzo giorno stradda comune. Il priore era don Francesco Favotto.98“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 175). Fu visitato anche l’oratorio privato dedicato a S. Antonio da Padova presso villa Pola.99“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 175).
1780 Barcon ha 210 abitanti.100“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 21).
18 dicembre 1780 Il priore Francesco Favotto chiedeva e otteneva dalla curia vescovile la facoltà annuale di poter celebrare o far celebrare messa tutti i giorni nell’oratorio campestre di Barcon a comodo di quella vicina popolazione per un anno.101“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 176).
1782 Dal Compendio della storia generale de’ viaggi di M. De La Harpe, il Priore di Barcon risulta essere il Monsig. Illustriss. e Rev. D. Giovanni Favotto.102“Compendio Della Storia Generale de’ Viaggi” di Jean François de La Harpe 1782, Benvenuti (pag. 249).
1 gennaio 1782 Il priore Favotto rinnova la richiesta di poter celebrare la messa giornaliera.103“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 176).
1784 Marsilio Landriani nella sua Dissertazione dell’utilità dei conduttori elettrici, dichiara che nella Casa del Console Pola a Barcon c’è installato un conduttore elettrico (parafulmine).104“Dell’Utilità Dei Conduttori Elettrici: Dissertazione” di Marsilio Landriani 1784, Marelli (pag. 289).
1786 Il soffitto dello scalone di Villa Pola viene affrescato da Giambattista Canal.105“Il patrimonio perduto della famiglia Pola nel Trevigiano: la villa di Barcon di Vedelago” di Giulia Becevello 2021, in Fragmenta, I, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV) (pag. 108).
27 aprile 1786 Un fulmine colpisce il campanile di Fanzolo danneggiando anche la chiesa: tutte le funzioni sacramentali vengono trasferite a Barcon.106“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 176).
15 dicembre 1788 Giovanni Battista VI e il nipote Antonio V che il 15 dicembre 1788 chiedevano alla magistratura veneziana di poter istituire in Villa di Barcon il mercato nelli uniti giorni delli 2 e 15 di cadun mese.107“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 168).
1789 I due edifici a forma di “elle” rovesciata affacciati sulla piazza del mercato prospicente Villa Pola-Cappelletto-Quaggiotto ospitano 24 botteghe dei Pola.108“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 103).
12 maggio 1790 Il vescovo Bernardino Marini visita la chiesa e la descrizione del priore don Giovanni Battista Simeoni è la seguente: Il titolo della suddetta Chiesa è quello di S. Michiel, il tempo della sua Fondazione, o sia riedificazione, e dotazione è verso l’anno 1512, il suo Fondatore o Riedificatore e Dotatore fu Niccolò di Castropola, ma è Juspatronato perpetuo di Ca Pola in vigor di Bolla del Papa Giulio II dell’anno 1512, vi è un solo Altare, e questo, come la Chiesa, e Sacrestia vien mantenuto dal Sacerdote pro tempore elettovi col titolo di Priore, la rendita è di Campi 64 circa di terra assegnati al Priore.109“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 176). A conclusione della visita veniva ordinato che la mensa dell’altare fosse ricoperta da tela cerata e che fosse attuato l’unico decreto rilasciato nel 1756 e ripreso negli anni 1777 e 1790, relativo alla disposizione della statua di S. Michele arcangelo che era stato del tutto disatteso e si trovava ancora sulla sommità dell’altare.110“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 177).
3 giugno 1790 I Pola chiesero e ottennero che fosse effettuato il secondo e al quarto venerdì di ogni mese all’utile oggetto di migliorare la coltura di quelle terre, promuovere la dilatazione della specie bovina e pecorina, giovare alla popolazione e alla nobile Famiglia.111“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 168).
1796 Quest’anno segna per tutto il territorio di Castelfranco la fine d’un lungo periodo di pace. I popolani di Barcon, che per più di trecento anni avevano sperimentato il duro rapporto di servitù od affittanza con la potente famiglia Pola, conoscono ora gli amari momenti delle sopraffazioni e delle requisizioni dei loro poveri beni per mano delle truppe francesi ed austriache, che avevano fatto della Marca Trevigiana il loro teatro di guerra.
3 novembre 1796 37.000 austriaci passarono il Piave per dirigersi verso ovest ed avviarsi allo scontro con l’armata napoleonica. Quella notte Villa Pola venne occupata e adibita ad alloggio per tutti li generali e ufficialità mentre tutta la truppa si accampò nelle praterie di Barcon.112“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 41).
11 marzo 1797 Il conte Antonio Pola riesce ad ottenere l’autorizzazione ad attribuire frequenza settimanale al mercato di Barcon113“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 41)..
1797 Non risulta restituita la scheda, inviata alla parrocchia, per il plebiscito di adesione alla Repubblica Cisalpina, volto a creare uno stato unitario d’italia.114“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 100).
1798 Nell’organizzazione territoriale della provincia di Treviso durante la prima dominazione austriaca fino al 1805, Barcon risulta essere inserito nel Distretto di Treviso, sottodistretto di Castelfranco.115“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 103).
1799 Caduta la Serenissima, Antonio V richiede ed ottiene la conferma del decreto del Senato e lo spostamento del mercato in giorno di giovedì che fu accordato.116“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 169).
1801 Nella Kriegskarte 1798 – 1805 disegnata dai cartografi dell’esercito austriaco sotto la direzione di Anton von Zach, si vedono per la prima volta rappresentate le botteghe del mercato e la casa d’affitto (Villa Pola-Cappelletto-Quaggiotto).117“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 208).
1802 Nell’occasione del matrimonio di Costanza Pola, figlia del conte Antonio V, con Alessandro Fontana, Lorenzo Crico scrive l’egloga rusticale Il Mercato di Barcon
1807 In una prima riorganizzazione amministrativa francese, che porta la data del 22 novembre, la frazione di Barcon è inclusa, con Fossalunga, nel territorio del comune di S. Andrea di Cavasagra.118“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 41).
8 dicembre 1807 Paolo Luigi Pola e la consorte Marina di Porcia ospitano Napoleone Bonaparte nella loro casa trevigiana.119“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 186).
22 dicembre 1807 Barcon risulta inquadrato nel Dipartimento del Tagliamento, Distretto di Treviso, Cantone di Montebelluna con sede comunale S. Andrea di Cavasagra.120“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 108).
1808 Secondo la “Descrizione di tutte le parrocchie e di tutti i luoghi componenti i 19 circondari dell’antico dipartimento del Tagliamento”, Barcon risulta essere un colmello di Fanzolo (sede parrocchiale) facente parte dell’Antico Circondario di Treviso.121“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 111).
1809 Vengono eseguiti dei rilievi cartografici per il catasto napoleonico dove risulta che la superficie totale del paese equivaleva a circa 5,376 km², poco meno degli attuali 5,45 km². La quasi totalità del villaggio apparteneva al conte Antonio V Pola fu Orazio Paolo e in quota minore al priorato di S. Michele. Facevano eccezione i pochi immobili, per un totale di circa 11,2 campi trevigiani, appartenuti a ditte esterne: Bartolomeo Mora fu Bartolomeo, il patrizio Giovanni Emo fu Giorgio, Costantino Maruzzi fu Paolo, l’ospedale di Santa Maria dei Battuti di Treviso ed il conte Cristoforo Rovero fu Liberale. Ci sono 50 edifici in muratura e tetto in coppi, tra i quali una casa di villeggiatura (villa Pola), due residenze dei fattori, diciannove case da massaro, una casa d’affitto adibita a osteria (la cosiddetta villa Pola-Cappelletto-Quaggiotto), ventiquattro botteghe nella piazza del mercato, la chiesa, la canonica e una fornace da calce inoperosa.122“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 180).
1810 L’ultimo e definitivo riassetto della Castellana è realizzato dal governo francese, il 24 dicembre: la frazione di Barcon è ancora inquadrata nel Dipartimento del Tagliamento, Distretto di Treviso, Cantone di Montebelluna, ma la nuova sede municipale è Fossalunga, che aveva preso il posto di Cavasagra.123“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 41).
8 maggio 1811 Un decreto del Regno Italico stabilisce che il ventennale mercato di Barcon venga sostituito da una fiera da organizzarsi due volte l’anno, il 25 aprile ed il 25 settembre.124“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 42).
1815 Dal Sommarione della mappa napoleonica di Barcon risulta che la proprietà di quasi tutto il villaggio è in mano al conte Antonio V: dei 529 ettari accatastati dell’intera superficie, 485 (il 95%) sono dei Pola, oltre alle 22 case esistenti.
Per ciò che riguarda i tipi di coltivazione, 254 ettari sono destinati all’aratorio senza piantate o con viti maritate a gelsi e 184 ettari sono di superficie prativa, per lo più sitauti nel settore di confine con Vedelago e Fossalunga.125“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 207).
1816 La vecchia canonica è fatiscente ed il priore decise di trasferirsi nella casa di affitto dei Pola che si trova davanti la chiesa: da quel momento diventerà la nuova canonica del paese.126“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 283).
8 febbraio 1818 Con una sovrana risoluzione Barcon è annesso al distretto di Castelfranco, comune di Vedelago.127“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 182).
1 Gennaio 1819 Entra in vigore la risoluzione dell’8 febbraio 1818 e Barcon passa sotto l’amministrazione del comune di Vedelago.128“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia Nel distretto di Castelfranco il comune di Vedelago ha come frazioni Fonziolo e Fonziolo pel Colmello di Barcon e conta 1334 abitanti.129“Compartimento territoriale delle provincie venete” per Francesco Andreola Tipografo privilegiato dell’Eccelso Governo, e Provinciale 1821, Venezia
1822 Barcon risulta essere un colmello di Fanzolo, nel comune di Vedelago.130“Repertorio alfabetico dei paesi del regno Lombardo-Veneto posti sotto l’amministrazione dell’I. R. Governo di Venezia” per Francesco Andreola Tipografo dell’Imp. Regio Governo e delle Provincie di Venezia e Treviso 1822, Venezia (pag. 54).
Lorenzo Crico scrive il Viaggetto pittorico da Venezia a Possagno, dove da una descrizione del palagio Pola (villa Pola).
11 giugno 1828 Viene arrestato Giovanni Battista VII Pola, detto Titta. Questa vicenda alquanto penosa sarà determinante nel precoce declino della nobile famiglia ad opera degli occupanti austriaci.131“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 183).
1829 Ingrandimento del capitello votivo sorgeva nel luogo denominato fossa granda. Artefice dell’ampliamento fu il fanzolese Giacomo Agostini che nell’occasione lo volle dedicato al culto della Madonna del Caravaggio, di cui era devoto.132“Il Santuario della Madonna del Caravaggio in Fanzolo, Storia e devozione mariana” Paolo Miotto 2021, GoPrint Padova (pag. 32).
1830 In seguito all’improvviso ed inaspettato afflusso di fedeli, venne deciso di erigere un santuario al posto del capitello della Madonna del Caravaggio. Su disegno di Michele Fapanni, che si ispirò al tempietto costruito dal Palladio per i nobili Barbaro a Maser (TV), il santuario fu terminato nel 1836.133“Il Santuario della Madonna del Caravaggio in Fanzolo, Storia e devozione mariana” Paolo Miotto 2021, GoPrint Padova (pag. 40).
1833 Nelle Lettere sulle belle arti trivigiane , Lorenzo Crico descrive il magnifico palagio eretto pei conti Pola in Barcon (villa Pola).
28 aprile 1833 Dagli atti relativi alla visita pastorale del vescovo Sebastiano Soldati nella Diocesi di Treviso risulta che Barcon dipende dalla parrocchia di Fanzolo. Le funzioni religiose nell’oratorio di Barcon dedicato a San Michele Arcangelo e sotto il patronato della famiglia Pola, sono officiate dal priore Vittore Dal Bello.134“La Visita pastorale di Sebastiano Soldati nella Diocesi di Treviso (1832-1838)” di Luigi Pesce 1975, Edizioni di Storia e Letteratura (pagg. 63 e 64)
19 aprile 1834 Il conte Giovanni Battista VII Pola muore nel carcere di Padova.135“Quaderni del Risorgimento”, Volume 5 di Luigi Urettini 2007, Istituto per la storia del risorgimento italiano, Comitato di Treviso
3 dicembre 1841 Il conte Paolo Luigi Pola, fratello maggiore di Titta, muore nel suo palazzo e viene sepolto nel cimitero di Fanzolo, vicino alla villa di Barcon.136“Quaderni del Risorgimento”, Volume 5 di Luigi Urettini 2007, Istituto per la storia del risorgimento italiano, Comitato di Treviso
12 agosto 1848 Erminio Teodoro Pola consegna la villa di Barcon al municipio di Treviso per destinarla ad ospedale militare austriaco.137“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 189). Con l’apertura dell’ospedale fu necessario trovare collocazione per le eventuali sepolture dei soldati defunti: non conosciamo l’ubicazione del cimitero dove furono tumulati circa 500 militari austriaci.138“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 196).
4 novembre 1848 L’ospedale di Barcon termina il suo servizio ma non viene riconsegnato al proprietario che deve attendere l’inverno del 1849 per ottenere gli indennizzi concordati e la promessa della restituzione datata 11 gennaio 1849.139“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 195).
1849 Dal registro del Censo stabile è possibile ricavare il quadro dei proprietari terrieri. I possedimenti della famiglia Pola sono divisi in due parti: ad Antonia Sofia, moglie di Carlo Albrizzi, vengono assegnati 493 campi trevigiani ed i restanti 442,6 sono amministrati da Antonio Pastega. Gli altri propritari sono il Priorato S. Michele con 64,3 campi, gli eredi di Giacomo Emo con 6,4, Maruzzi Costantino fu Pano con 2,1 e l’Ospedale civile di Treviso con 1,8 campi.140“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 198).
13 luglio 1849 La Regia Delegazione della Provincia di Treviso chiedeva alla Congregazione Municipale della Regia città di Treviso di riaprire l’ospedale militare di Barcon capace di 800 ammalati. Questa nuova apertura probabilmente fu di breve durata.141“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 195).
15 settembre 1851 Erminio Teodoro Pola dei Sergi, figlio di Titta, nativo di Covolo e residente a Torino decideva di recidere ogni legame col trevigiano vendendo ogni sostanza a corpo e non a misura al veneziano Carlo Flantini. Le proprietà a Barcon cedute al Flantini sono: Campi 10 circa prativi e brolivi cinti di muro con sovrapposto Palazzo dominicale, grande barchessa, casa d’agenzia ed altre adiacenze, tra li confini a levante Nob. Albrizzi, a mezzogiorno Strada per Vedelago e Brentella, a ponente Strada per Vedelago e Fanzolo, a tramontana Strada per Montebelluna e questa ragione. Campi 232 circa arativi, prativi e vitati con più fabbriche coloniche la qual possessione tutta in un corpo confina: a levante Benefizio del priorato di Barcon e Vanaxel, a mezzodì Strada per Trevignano e questa ragione, a ponente Strada per Montebelluna e Brentella, a tramontana Nob. Cerato Mora, e benefizio suddetto, avvertendosi che la possessione medesima dal lato di ponente trovasi intermediata da un pezzo di terra con Fabbrica del Priorato di Barcon. I detti beni alle lettere b e c sono descritti nel Catasto del Comune Censuario di Barcon come segue […].142“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 199).
28 marzo 1852 La piccola chiesa campestre subisce un furto sacrilego: il ladro entro da un buco fatto nel muro della sacrestia.143“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 353).
1854 Vedelago è un villaggio del Veneto, provincia di Treviso, distretto X di Castelfranco, che colle frazioni di Fonziolo e Fonziolo pel Colmello di Barcon, conta 1800 abitanti.144“Corografia d’Italia ossia Grand dizionario storico-geografico-statistico” di Massimo Fabi 1854, Editore Francesco Pagnoni, Milano (vol. 3, pag. 581).
22 giugno 1854 Il vescovo Antonio Farina con proprio decreto autorizzava il priore di Barcon a celebrare ogni giorno la messa eccettuati [i giorni previsti] dal Sinodo Nostro Diocesano e ciò a vantaggio degli abitanti di quel Colmello i quali sono distanti dalla Chiesa Parrocchiale.145“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 207).
7 maggio 1857 Visita del vescovo di Treviso che dopo aver visitato la chiesa ed ascoltato i capifamiglia, costata di persona la situazione e dichiara che i bisogni più urgenti (riguardavano) tanto nel materiale dei muri della chiesa, del campanile, della sagrestia, quanto nei sacri utensili. Arminio Pola, e i villici circostanti hanno accolta procura per provvedere al necessario. Resta però a vedere se il mantenimento ne spetti al Priore.146“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 208).
ottobre 1857 Il parroco di Fanzolo scrive al vescovo lamentando che per ben due volte, furono nel mio studio alcuni rappresentanti il Colmello di Barcon chiedendo qualche novità religiosa al loro oratorio, ormai si può dire condotto a plausibile ristauramento.147“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 209).
1858 Da quanto risulta dalle fonti d’estimo, le botteghe del mercato, censite come case coloniche, risultano essere di proprietà di Antonio Gritti.
30 gennaio 1858 Il vescovo autorizzava il priore di Barcon:
  1. a celebrare la messa quotidiana mantenendo a sue spese l’olio della lampada;
  2. a garantire la presenza dell’eucarestia con l’esposizione del Santissimo da farsi solamente previa autorizzazione del parroco;
  3. ad assicurare al priore l’insegnamento della dottrina cristiana, eccettuate alcune feste solenni secondo il metodo indicato dal parroco;
  4. a fare recitare alla fine di ogni rosario collettivo, un Pater e un’Ave a spirituale conforto della Nobile e benemerita Famiglia Pola dei Sergi;
  5. l’ultimo punto del decreto prevedeva il decadimento di tutte le precedenti concessioni, qualora il priore o i fedeli di Barcon avessero avanzato altre pretese o manifestato insubordinazione e mire d’indipendenza nei confronti del parroco di Fanzolo.148“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 211).
1 luglio 1861 Come constatato da Alteniero degli Azzoni Avogadro dopo aver parlato con un anziano di Barcon, nell’estate del 1861 inizia la demolizione di Villa Pola e la responsabile della distruzione è da individuare in Maria Rubini, vedova di Carlo Flantini.149“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 202). Dalla demolizione della villa verranno recuperate quattro colonne di ordine dorico che si trovano sulla facciata dell’oratorio della Madonna delle Crozzole a Biadene di Montebelluna e l’altare di S. Antonio da Padova che sarà trasferito in chiesa a Barcon.150“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 167).
1861 La cappella di Barcon risulta essere dipendente dalla Pieve di Salvatronda.151“Stato personale del clero della città e diocesi di Treviso per l’anno 1861” Diocesi di Treviso 1861, Tip. vescovile Longo (pag. XLIII). «Dal Bollo D. Vittore», prevosto di Barcon, risulta essere uno partecipanti al consiglio comunale di Vedelago convocato per le elezioni tentate dal governo austriaco nella primavera 1861.152“Storia delle elezioni tentate dall’Austria nelle province venete la primavera del 1861” del Comitato politico centrale veneto residente in Torino 1862, Unione Tipografico editrice (pag. 28).
1864 Il priore di Barcon, Vittore Dal Bello di Fonte, risulta nella Congregazione di S. Maria di Pieve di Castelfranco.153Stato personale del clero della città e diocesi di Treviso per l’anno 1864” Diocesi di Treviso 1864, Tip. vescovile Longo (pag. 29).
25 febbraio 1864 Il parroco di Fanzolo scriveva al vescovo lamentando l’insubordinazione dei fedeli di Barcon, originata – a suo dire – dalle concessioni rilasciate dal predecessore e soprattutto dall’insolenza di alcuni barconesi riottosi che aizzavano una continua scandalosa discordia.154“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 212).
1 maggio 1864 Il vescovo di Treviso viene informato dal parroco di Fanzolo del decesso dell’ottimo mio Sacerdote D. Vettor Dal Bello che fungeva da priore dei fedeli di Barcon, i quali in tutti giungono appena a 3cento.155“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 212).
12 luglio 1866 Durante la ritirata nella III guerra di indipendenza, il 7° corpo d’armata dell’esercito austriaco fece tappa a Barcon.156“La campagna del 1866 in Italia” redatta dalla Sezione Storica del Corpo di Stato Maggiore 1875, Carlo Voghera Tipografo (pag. 105).
19 ottobre 1868 In occasione della visita pastorale, il parroco scriveva al vescovo che la parrocchiale di Fanzolo ha una chiesa sacramentale annessa nel colmello di Barcon […] avvi una Chiesa Sacramentale in Barcon intitolata all’Apparizione di S. Michele di Patronato della Nobile Famiglia Pola in stato sufficiente […] avvi una mansioneria detto Priorato in Barcon formata di campi 64. L’ispezione dell’oratorio di Barcon rivela una trascuratezza inaspettata. Fatta eccezione per l’icona raffigurante la natività di Gesù posta sopra l’altare maggiore, tutto il resto era da rivedere. Il tabernacolo era spoglio all’interno e le chiavi dello stesso giudicate indecenti. La pietra sacra infissa sulla mensa dell’altare era spaccata per lungo e i gradini laterali di sostegno ai candelabri non erano idonei: hanno bisogno di essere almeno colorati affermava il delegato. La spalliera del coro presente nel settore destro del presbiterio (in cornu epistolae) aveva bisogno di restauri e non era in condizioni migliori il banco che in sacrestia custodiva gli apparamenti, è così rotto che non si presta all’uopo in nessuna maniera. Indecente era anche l’ombrella per condurre il viatico agli ammalati e il confessionale era privo del velo alle grate e della tavoletta con la pagella dei casi.157“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 214).
1869 Barcon ha 301 abitanti.158“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 21).
20 agosto 1871 Il priore informava la curia che che tutti i lavori assegnati nel 1868 erano stati eseguiti, fatta eccezione per le chiavi del tabernacolo che erano ancora in ferro e non in argento per causa degli anni tristi, i quali rendono impotenti questi poveri colmellisti a far le questue a quel grado che le facevano in tempi migliori.159“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 214).
1875 Comune di Vedelago – con frazioni di Fonziolo e Fonziolo, (pel colmello di Barcon) con abitanti 6052. Nel tribunale civile correzionale e circolo assise di Treviso – distretto, mandamento e collegio elettorale di Castelfranco Veneto – corte d’appello Venezia – cassazione Firenze – diocesi di Treviso. – L’ istruzione è impartita sufficientemente. Il territorio è fertile in cereali e viti.160“Manuale amministrativo-giudiziario della Regione Veneta” di Filippo Basilisco 1875, Tipografia di Ludovico Duse, Venezia (pag. 150).
29 maggio 1878 Mons. Giuseppe Sarto, cancelliere vescovile, riconfermava il decreto del 30 gennaio 1858, contribuendo ad alimentare nuove richieste e a rafforzare l’identità della frazione.161“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 214).
1879 Il proprietario delle botteghe del mercato è Vito Gritti, figlio di Antonio (proprietario nel 1858).
1881 L’anziano priore Dal Pont invia al vescovo Giuseppe Callegari una serie di informazioni: l’Oratorio pubblico di Barcon, ed ora Chiesa Sacramentale con un solo altare è dedicato all’Apparizione di S. Michele Arcangelo. Fu fabbricato quasi ex novo dal conte Nicolò Pola nel primissimo del secolo XVI e da esso provveduto del necessario per la celebrazione della Santa Messa. Stato attivo del Priorato costituito di campi 64, con casa di abitazione del Sacerdote pro tempore ed altre case: a) Frumento Sacchi more veneto 39 ½; b) Dinari £. 704. Passività £. 594,75.162“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 216).
25 agosto 1885 Alcune famiglie confinanti dipendenti dalla Pieve di Montebelluna, si lamentano col vescovo perché, pur frequentando abitualmente l’oratorio di Barcon ogni domenica, don Pietro Dal Pont non li degnava di alcuna attenzione. Per fare loro un dispetto suonava tardi le campane, impedendo loro di arrivare in tempo alle due celebrazioni previste. In realtà il sacerdote non si curava di loro perché, a suo dire, pretendevano diritti ma non contribuivano economicamente né con le offerte, né con i proventi della terra.163“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 216).
1887 I fedeli di Barcon introducono in paese iniziative in campo devozionale rivolgendosi a San Biagio. Alcuni decenni dopo (1924) don Massimino Pellizzari offre questa spiegazione al vescovo Longhin: S. Biagio Vescovo Martire (3 febbraio) non è né patrono, né compatrono ma solo festa di devozione, con grandissimo concorso, scelta dai parrocchiani circa un cinquantennio fa, per essere stati liberati da un fiero mal di gola che avea fatto parecchi vittime nei fanciulli. Il registro dei defunti di quel periodo in realtà non sembra contenere alcun riferimento a decessi di bambini per mal di gola.164“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 216). Vittorio Tessari per la chiesa di Barcon, dipinge una tela centinata raffigurante San Biagio.165dott. Marco Mondi, Studio Mondi Dipinti Antichi e Moderni – https://xoomer.virgilio.it/studiomondi/vittoriotessaribiografia.htm
4 marzo 1889 I barconesi inviavano una delegazione presso il vescovo di Treviso onde parlare dei Bisogni ocorrenti per fare le Funzioni nella propria frazione, senza recarsi a Fanzolo.166“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 219).
25 settembre 1889 Il vescovo Giuseppe Apollonio visita la chiesa e la trova in sufficiente buon stato e fornita di ciò che presentemente le è più indispensabile. Essendo essa molto povera, tolleriamo l’uso delle suppellettili che altrimenti sarebbero da sospendersi. Lodiamo lo spirito religioso di cui si mostrò informata quella importante frazione di Fanzolo. Determiniamo che quind’innanzi cessando nella benemerita fabbriceria di Fanzolo l’obbligo di pensare a provvedere del necessario la Chiesa di Barcon la gestione delle offerte e delle casselle e delle questue passi al Priore e in 3 buone persone di Barcon da lui scelte, le quali dovranno darsi premura del mantenimento della Chiesa provvedendola per quanto potranno un po’ alla volta di quanto è necessario per il decoro del culto sacro.167“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 218).
18 ottobre 1889 La commissione per la Curazia indipendente di Barcon presentava al vescovo un documento in tre copie vergate in modo elegante, col quale chiedeva ufficialmente il superamento del titolo priorale.168“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 220).
6 dicembre 1889 Il vicario generale mons. Pietro Jacuzzi concedeva al priore don Giovanni Grandi l’elezione dei fabbricieri, l’esposizione del Santissimo e la celebrazione di altre funzioni liturgiche. Una settimana dopo, seppure in via provvisoria, il vescovo permetteva la recita delle messe vespertine, della novena del Natale e l’esposizione del Santissimo.169“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 220).
5 gennaio 1890 Il subeconomo dei benefici vacanti formalizzava l’insediamento della prima fabbriceria in presenza del priore, del parroco di Fanzolo, di un rappresentante del comune di Vedelago e di un fabbriciere di Fanzolo.170“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 221).
10 gennaio 1890 Il vescovo Apollonio rinnovava con carattere di provvisorietà i permessi di officiare messa, vespero e di impartire le benedizioni, vietando però ogni celebrazione durante la Settimana Santa.171“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 221).
3 febbraio 1890 Prima edizione della sagra paesana dedicata al culto di San Biagio ed introduzione della benedizione del pane.172“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 216).
10 giugno del 1890 Il vescovo di Treviso è ottimista sulla possibilità di erigere la curazia nei debiti modi e quando ciò sarà possibile.173“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 221).
27 dicembre 1890 Per non incorraggiare troppo il clima di esaltazione collettiva che animava i baronesi nella loro richiesta di indipendenza da Fanzolo, il vescovo di Treviso rinuncia all’incontro con i fabbricieri.174“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 222).
14 marzo 1891 I barconesi ottenevano dalla curia alcune disposizioni liturgiche provvisorie in occasione della Settimana Santa. Per la prima volta nella chiesa di Barcon si faceva la benedizione dell’ulivo, la recita dei mattutini, si scopriva la croce durante il Venerdì Santo e si cantava la messa nelle festività pasquali. Il vescovo di Treviso scrive al priore di Barcon aprendo alla possibilità dell’erezione di cotesta Chiesa in Curazia a patto che si risolvesse la questione della pensione e si smettesse di importunare il parroco di Fanzolo con esternazioni che non mi piacciono affatto ed aprono il campo a poco lodevoli supposizioni.175“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 223).
23 febbraio 1894 Una commissione di sette barconesi, pieni di riverenza ed umiltà, a nome di tutta la popolazione inviano al vescovo una petizione affinché vi abbia a porre un pronto rimedio, evitando così inconvenienti e scandali, che potrebbero succedere, essendo le cose già troppo tese.176“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 224).
1895 La popolazione conta 542 abitanti.177“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 226).
20 gennaio 1895 Il vicario foraneo della Pieve di Castelfranco invia al vescovo la relazione del fallito tentativo di mediazione per l’opposizione del parroco di Fanzolo all’erezione della curazia di Barcon.178“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 225).
13 maggio 1896 Si passava dalle parole ai fatti e dai fischi di dissenso alle mani: fanzolesi e barconesi vennero alle mani costringendo il sindaco e il prefetto a inviare i gendarmi per sedare il tumulto provocato, a parere del priore, dal parroco di Fanzolo.179“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 226).
29 giugno 1896 Dopo che il vicario foraneo aveva ispezionato il fonte battesimale e l’aveva approvato, fatte salve alcune picole coserele che mancavano ed essendo trascorsi diciotto giorni si attendevano l’ordine per la benedizione e la sua messa in opera.180“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 227).
17 ottobre 1896 Per ragioni gravissime, il vescovo emana un decreto col quale autorizza l’erezione del battistero nell’oratorio e la somministrazione dei battesimi da parte del priore.181“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 227).
31 ottobre 1896 Il vescovo autorizza il priore a conferire il battesimo a Barcon e nel frattempo il parroco di Fanzolo si rifiuta di registrare i battesimi amministrati dal curato, sostenendo che i sacramenti competevano a lui e dovevano essere impartititi solo nella parrocchiale.182“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 227).
7 dicembre 1896 Il priore di Barcon è autorizzato dal vescovo a rifornirsi di apposito registro e iniziare a trascrivere gli atti secondo le regole canoniche, nonché di procedere con la benedizione delle abitazioni e degli animali.183“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 227).
1 aprile 1898 Il vescovo autorizza il priore a recarsi a Treviso per ricevere l’olio santo mentre l’acqua battesimale doveva essere raccolta direttamente nella chiesa della Pieve di Castelfranco, interrompendo così la secolare tradizione di ricevere entrambi i simboli cristiani presso la canonica di Fanzolo.184“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 227).
5 dicembre 1903 Lettera del priore al vicario capitolare a cui chiedeva una riposta chiara sulla loro situazione, ben sapendo da molto tempo che questi Frazionisti tentarono anche con penosi tumulti staccarsi dalla Parrocchia di Fanzolo per ritornare, come erano i loro antenati nel 1507, in Parrocchia Sui Jure; disposti ad aggiungere ai proventi del Priorato anche il quartese che pure pagavano i medesimi antenati nel 1624, se fosse necessario.185“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 229).
31 dicembre 1903 C’è la rinuncia del parroco di Fanzolo.186“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 229).
28 febbraio 1904 Lunga lettera del priore Toffolo a mons. Beccegato dove forniva dettagliate informazioni sui conflittuali rapporti con i fanzolesi.187“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 229).
22 marzo 1904 Mons. Beccegato riceveva dai superiori l’incarico di valutare la fattiva possibilità di erigere la curazia.188“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 230).
21 e 23 maggio 1904 Non ancora immesso nella diocesi di Treviso, il nuovo vescovo Andrea Longhin scrive al vicario capitolare e al cancelliere vescovile perché dopo essere stato interpellato con una lunga lettera da D. Angelo Toffoli, ritiene che sarebbe proprio un atto il più provvidente possibile che il vicario emanasse subito il decreto di smembramento di Barcon da Fanzolo, in modo da dispensarmi da questo rompicapo al mio primo metter piede in Diocesi […] che sarà non prima di Agosto.189“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 234).
25 giugno 1904 Il priorato venne trasformato in curazia, il cui titolare avrebbe avuto l’incarico di adempiere a tutte le funzioni ed i compiti propri di un parroco. Il primo curato di Barcon fu don Angelo Toffolo, che provvide al restauro della piccola chiesa con la sostituzione del pavimento e l’aggiunta di due cappelle all’interno.190“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 42).
1904 Come da consuetudine, il nuovo status giuridico richiedeva la presenza di reliquie: sono introdotti i cimeli di S. Biagio vescovo, S. Bonaventura da Potenza, S. Francesco d’Assisi, Santa Margherita di Cortona, Beata Giovanna Maria Bonomo e del Beato Benedetto XI.191“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 238).
27 aprile 1905 In occasione della ricorrenza del patrono diocesano S. Liberale, papa Pio X invia dal Vaticano una pianeta valutata 390 lire, un ostensorio con teca forma di lunetta del valore di 300 lire e una pisside d’argento giudicata per 40 lire.192“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 238).
1906 Papa Pio X dona alla chiesa di Barcon le reliquie della Santa Croce e della Madonna.193“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 238).
1907 La piccola chiesa fu raddoppiata in ampiezza, dotata di due cappelle, di un nuovo pavimento e dell’attuale facciata.194“I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)”” di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso (pag. 98).
settembre 1907 Venne benedetto il nuovo cimitero di Barcon: il 13 settembre si tumulò la prima deceduta.195“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 294).
2 novembre 1908 Visita pastorale del vescovo di Treviso Andrea Giacinto Longhin.196“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 239).
23 febbraio 1917 Si costituisce a Barcon il 254° fanteria che assieme al 253° formarà la brigata Porto Maurizio assegnata alla 57ª divisione. In questi giorni le truppe completeranno la loro preparazione bellica prima trasferirsi verso le zone di guerra nell’Altopiano di Asiago.197Fronte del Piave: www.frontedelpiave.info
7 maggio 1918 Presso il cimitero di Barcon vengono fucilati quattro soldati dell’esercito italiano le cui famiglie si trovavano oltre la linea del fronte, al di là del Piave. Pare che un ufficiale li avesse sentiti dire: “Noi non vogliamo andar contro le nostre famiglie!”. Non si può descrivere la disperazione dei quattro poveri soldati, uno dei quali sposato con figli, e l’impressione provocata nei presenti e nella gente di Barcon.198Fronte del Piave: www.frontedelpiave.info
28 marzo 1920 Il vescovo Longhin scriveva al parroco di Fanzolo per ottenere il nulla osta scritto per l’elevazione della parrocchia di Barcon ottenendone la conferma, considerato che la curazia era già informalmente equiparata allo stato di parrocchia.199“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 243).
30 dicembre 1920 Don Angelo Toffolo rinuncia alla cura pastorale con la conseguente nomina del giovane don Massimino Pellizzari.200“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 243).
1922 Il Prior-Curato di Barcon Massimino Pellizzari denuncia alla curia di dover lavorare per degli estranei, senza percepire alcuna ricompensa economica o contare su qualche soddisfazione personale: ogni dieci persone confessate e comunicate certamente cinque o forse sei sono di Montebelluna.201“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 243).
16 maggio 1922 Il prevosto di Montebelluna si dichiara favorevole a un’eventuale unione del territorio della Busta e Barcon, avvertendo però che tale scelta avrebbe alimentato malumori tra gli abitanti di S. Gaetano, che intendevano erigere una loro curazia aggregandosi ai fedeli di Busta.202“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 244).
20 maggio 1922 Convinto di ottenere la promozione a parroco senza superare il previsto concorso, don Massimino dichiara al cancelliere di essere incerto sul proseguimento della domanda unicamente per la difficoltà di dare un esame non potendo tanto applicarmi, causa l’esaurimento nervoso di cui sono affetto.203“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 245).
4 dicembre 1922 I canonici danno parere positivo all’elevazione in parrocchia della curazia di Barcon.204“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 245).
8 dicembre 1922 Con il decreto n. 134, il vescovo Longhin notifica la separazione ufficiale dalla parrocchia di Fanzolo.205“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 245).
12 dicembre 1922 Il vescovo invia personalmente al curato il decreto di canonica di erezione in parrocchia di cotesta Curazia, invitandolo in curia per il giorno 7 febbraio successivo a dare l’esame canonico di parroco e precisando che con decorrenza 1° gennaio (1923) fino alla canonica immissione in possesso, il curato era provvisto di tutte le facoltà dei Vicari Spirituali.206“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 245).
12 dicembre 1922 Il vescovo Longhin inviava al Regio Economato dei benefici vacanti la bolla canonica per l’erezione in parrocchia del priorato riferendo che le cause principali che mi determinarono al provvedimento canonico derivavano dalla considerevole lontananza della predetta località dalla chiesa matrice di Fanzolo, il numero degli abitanti della medesima, il fatto che ab immemorabili gli abitanti stessi accedono per i loro bisogni spirituali esclusivamente alla Chiesa del Priorato.207“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 246).
2 settembre 1923 La curazia divenne parrocchia a tutti gli effetti: con Regi decreti registrati alla Corte dei conti il 13 settembre 1923, è stato concesso il Regio Assenso alla erezione in parrocchia autonoma del Priorato di S. Michele Arcangelo in Barcon, comune di Vedelago.208“Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia e degli Affari di Culto”, Volume quarantaquattresimo – anno 1923 (pag. 806).
11 ottobre 1923 Barcon festeggia la nuova Parrocchia e il suo primo parroco.209“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 248).
31 marzo 1924 Seconda visita del vescovo Longhin.210“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 249).
1927 Gino Borsato, ventiduenne pittore trevigiano, realizza dell’affresco raffigurante San Michele Arcangelo nell’abside della chiesa parrocchiale.
16 agosto 1931 Terza visita del vescovo di Treviso Andrea Longhin.211“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 250).
1932 Barcon ha 810 abitanti212“Annuario generale 1932-33” Touring Club Italia 1933, Milano (pag. 157). e in paese risultano esserci:
  • 2 negozi di alimentari di Trinca Giacinto e Occhial Giovanni;
  • 1 falegname Bontempelli Andrea;
  • 3 attività di vendita vini e liquori di Trinca Giacinto, Occhial Giovanni e Mazzoccato Angelo.213“Guida generale delle Tre Venezie, Annuario commerciale ed industriale” Trieste 1932, Società editoriale pubblicitaria (pag. 349).
1934 Nella canonica fu installata una conduttura di acqua potabile.214“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 289).
gennaio 1935 Secondo il Bollettino mensile di statistica, a Barcon risulta esserci una popolazione di 531 abitanti accentrati e 279 sparsi.215“Bollettino mensile di statistica” dell’Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia gennaio 1935, Istituto Poligrafico dello Stato (pag. 72).
7 settembre 1935 La chiesa venne consacrata, come attesta l’iscizione inizialmente collocata all’interno sopra la porta principale d’ingresso e come parroco figura don Massimo Pellizzari.216“Castelfranco Veneto e il suo territorio nella storia e nell’arte” di Giampaolo Bordignon Favero 1975, a cura della Banca Popolare di Castelfranco (vol. 2, pag. 280)
31 dicembre 1936 Regio Decreto registrato alla Corte dei conti il 3 febbraio 1937: «Si è provveduto alla determinazione del numero dei componenti della .. Fabbriceria della Chiesa di S. Michele di Barcon di Vedelago.»217“Bollettino Ufficiale, Legislazione e disposizioni ufficiali” del Ministero dell’Interno 1936, Libreria dello Stato (pag. 236).
primi mesi 1945 Sorvoli notturni di apparecchi facevano abbandonare le case alla popolazione che cercava rifugio nelle campagne vicine.218“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 46).
30 gennaio 1945 Alle ore 1.30 vennero sganciate bombe che distrussero un barco presso la casa colonica di Meneghetti Eugenio, ove trovavano ricovero attrezzi rurali, un suino, 20 galline, conigli ecc., nonché danni di qualche entità alle abitazioni di Occhial Giovanni, Gatto Stella e Roberti Giacomo. Anche una carovana di ambulanti in sosta fu danneggiata.219“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 45).
3 marzo 1945 Due bombe lanciate sulla ferrovia Castelfranco – Montebelluna presso Barcon, provocano la semidistruzione della casa rurale abitata da Pasqualin Valentino, ferendo gravemente la moglie e due bambini.220“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 46).
13 marzo 1945 Alle ore 14 mitragliamento sulle baracche della marina, situate in territorio di Barcon, provoca lievi danni.221“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 46).
28 aprile – 1 maggio 1945 Durante la ritirata tedesca a Barcon risultano essere effettuate 24 denunce di danni o furti e 25 biciclette rubate.222“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 47).
2 giugno 1946 Referendum Istituzionale: i dati della consultazione a Barcon.223“Stare a Vedelago, una storia per sette paesi” di G. Cecchetto, G. Lanaro, B. Mazzocato, L. Vanzetto 1981, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago (pag. 328).
12 aprile 1949 A corredo della deliberazione consiliare 28 novembre 1948, si allegano i cenni illustrativi della proposta di intestazione della strada che porta a Vedelago in Via Battaglione Sandro Pomini (ex Via 28 Ottobre).224“Guerra e resistenza a Vedelago 1943 1945” a cura della Biblioteca Comunale di Vedelago 1995 (pag. 63).
1950 Su progetto dell’architetto Luigi Candiani, fu costruita l’attuale torre campanaria sul fianco ad ovest della chiesa (il vecchio campanile era situato sul lato opposto).
4 novembre 1957 Inaugurazione del Monumento ai caduti di Barcon posto nell’allora Piazza Pola, all’ingresso ovest della Barchessa.225“Noi non siamo tornati. Una raccolta storica dei Monumenti ai Caduti del Comune di Vedelago” di Anacleto Tommasini, 2023 (pag. 71).
1960 La barchessa, il brolo e gli altri annessi vengono dichiarati di interesse artistico dal Ministero della Pubblica Istruzione: il progetto di un nuovo tracciato viario che taglia esattamente a metà l’area della barchessa viene sospeso grazie all’intervento dell’Ente Ville Venete e di alcune personalità della cultura.226“Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti” di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI) (pag. 206).
1965 I volontari di Barcon scavarono le fondamenta della nuova scuola materna che poi venne completata dall’impresa di Aldo Zamprogno e Dario Morellato.
Barcon ha 800 abitanti.227“La provincia di Treviso, 1815-1965. Appunti di storia amministrativa” di Giovanni Netto 1966, a cura della Amministrazione Provinciale nel centenario dell’unità d’Italia (pag. 21).
1968 Presero il via ufficiale le attività didattiche nell’edificio della nuova scuola materna.
1972 La scuola materna parrocchiale divenne statale.
1975 Venne inaugurata la nuova scuola elementare.
1978 Ormai abbandonato ed in rovina, fu demolito l’edificio di piazza Cavour che ospitava le vecchie scuole elementari Dante Alighieri: al suo posto fu edificato un condominio con spazi commerciali al piano terra.
1982 Vennero ristrutturate le stanze situate a lato della canonica: furono destinate ad un ambulatorio medico ed una sala riunioni.
1986 Il corpo centrale della canonica fu interessato da un importante lavoro di ristrutturazione: furono rifatti gli impianti elettrici ed idraulici, le pavimentazioni ed i serramenti interni ed esterni.
1989 Risistemazione stradale del centro del paese, creazione dei marciapiedi e spostamento del Monumento ai caduti di Barcon da Piazza Pola all’attuale collocazione di fianco alla chiesa.
1993 Lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale: rifacimento della pavimentazione e dei serramenti, ricollocazione di altare e organo, redistribuzione dei locali della sacrestia ovest e rifacimento del sagrato esterno.
1997 Completamento del Monumento ai caduti di Barcon con l’inserimento della dicitura della basamento e dell’aquila di bronzo nella sommità.
2001 Venne completato il restauro della Barchessa di Villa Pola ed apertura dei locali ad uso ristorazione.
2004 Fu ampliato l’edificio della scuola materna e con l’occasione fu edificata la sala polifunzionale a servizio della parrocchia.
2009 Completamento della pista ciclabile lungo Via Batt.ne S. Pomini collegando Barcon con Vedelago. Per regolare il massiccio traffico veicolare in un punto critico della viabilità paesana, viene installato un semaforo all’incrocio di Via Batt.ne S. Pomini con Piazza Cavour.
2023 Eseguiti dei lavori di restauro che interessano l’esterno della casa canonica e nell’occasione è ripristinato lo stemma dei Pola presente sulla facciata settentrionale. Sono inoltre rifatte le finiture esterne ed interne della chiesa, restaurati gli altari e l’affresco dell’abside raffigurante S. Michele Arcangelo, dipinto da Gino Borsato nel 1927.
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