Montebelluna contro il Nobil Signor Co: Antonio Pola

Nel 1789 il conte Antonio Pola volle istituire un mercato

Da questo esposto del nobiluomo Giust’ Adolfo Vanaxel Castelli e della Comunità di Montebelluna, traspare come temessero che il mercato di Barcon di Antonio Pola, situato in pianura, potesse porre fine a quello di Montebelluna, fondato già nel X secolo e posto sulla sommità di una «elevatissima altura perché l’inclinazione dell’umana natura cerca di evitare la fatica, e l’incomodo».

Il mercato di Antonio Pola ebbe vita breve

Il mercato seguirà il destino della famiglia Pola e dopo circa un ventennio il mercato voluto dal conte Antonio Pola cesserà di esistere e fu trasformato in una fiera da svolgersi due volte l’anno.

Nel 1802 Lorenzo Crico descrisse il mercato nella sua egloga rusticale, in occasione del matrimonio di Costanza Pola, figlia del conte Antonio Pola, con Alessandro Fontana.

Particolare della piazza del mercato nel 1809

La piazza del mercato di Barcon voluto dal conte Antonio Pola

Il prof. Aldo Durante, allora direttore del Museo dello Scarpone, ricevette questo opuscolo in prestito da Natale Bianchin, titolare di Bin Caffè: a quei tempi questi opuscoli si usava stamparli in copie limitate.
Prima come Gruppo Scuola Viva e poi Accademia Montelliana, fin dagli anni 1970 il prof. Durante porta avanti la propria attività di divulgazione della storia veneta, copiando e trascrivendo i testi di manoscritti originali e opuscoli stampati, acquistati da benemeriti appassionati e purtroppo inaccessibili al pubblico.

Fonte: Aldo Durante, Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva, 1989 – Tutti i diritti riservati

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