Villa Pola Cappelletto Quaggiotto

Fonte:
Ville Venete: Catalogo e Atlante del Veneto
a cura di A. Padoan, S. Pratali Maffei, D. Dalpozzo, L. Mavian, Venezia 1996

Prima della costruzione della grandiosa residenza progettata dal Massari, la famiglia Pola risiede, nei suoi brevi soggiorni a Barcon, nell’antico corpo padronale, che tuttora si conserva a nord del possente muro di cinta, il quale, assieme alla barchessa di ponente, rimane l’unica testimonianza del vasto complesso settecentesco (Bordignon Favero, 1975). Villa Pola, Cappelletto, Quaggiotto è una semplice costruzione cinquecentesca a due piani con sottotetto, accanto ,alla quale si trovano due barchesse porticate a “L” che un tempo formavano la grande aia rettangolare di fronte alla villa stessa. Con la costruzione del nuovo complesso, l’aia assume una nuova conformazione urbanistica diventando l’attuale piazza (Piazza Cavour, ndr) dell’abitato di Barcon.

Il fronte principale, simmetrico, tripartito e con aperture disposte secondo interassi irregolari, presenta nella parte centrale un’apertura architravata, disassata rispetto all’asse centrale, e due aperture di piccola ampiezza disposte ai lati di quest’ultima. Al piano primo si trova invece una monofora centrale ad arco a tutto sesto, parzialmente murata e con poggiolo in aggetto, tra due altre aperture architravate. Lateralmente le aperture, tutte architravate, si presentano al piano terra secondo una disrribuzione molto alterata, dovuta all’esistenza di un’attività commerciale mentre, al primo, sono disposte secondo una doppia coppia di assi verticali simmetrici rispetto all’asse centrale.

In corrispondenza del sottotetto, piccole finestre quadrate in asse con le sottostanti, tranne che in quello mediano in cui la parete risulta piena. All’interno, ricorda il Mazzotti (1954), si trova ancora un caminetto in pietra «di buona fattura» e di carattere cinquecentesco, recante nell’architrave lo stemma dei Pola «ora inglobato in un forno per pane».

© Immagini e testi protetti da copyright.