Il canale Brentella

La biforcazione della seriola che porta l’acqua del canale Brentella direttamente al centro del brolo dei Pola.

I conti Pola ed il canale Brentella

La seriola che dal canale Brentella porta le acque del Piave nelle nostre campagne, fu strettamente connessa alle fortune dei Pola a Barcon.

La nobile famiglia già nella prima metà del ‘400 iniziò una vasta acquisizione dei poveri terreni del luogo fino a possedere oltre il 90% del territorio barconese. Si trattò di un’azione speculativa volta alla costruzione del loro futuro feudo che sfruttò lo scarso valore che le sterili terre avevano in quegli anni con la consapevolezza la costruzione del Brentella avrebbe potuto rendere più fertili le campagne, aumentandone il valore.

Nel 1466 la “Sentenza Morosina” stabilì lo scavo di un nuovo sistema di seriole tra cui una «per la quale le acque scorrano fin verso Barcon».

Nel 1503 un’altra sentenza, la cosiddetta “Sentenza Salomona” rendeva ancora più esplicita la presenza del canale di Barcon in una rete di canali ormai assai capillari.

Le mappe del periodo segnalano la presenza del canale di Barcon che, in prossimità del centro del villaggio, si biforcava racchiudendo l’aria dove erano situati i cortivi dei Pola, per poi riformare a valle un unico alveo in direzione di Vedelago.

Dall’analisi delle mappe si può dedurre come l’investimento fondiario dei Pola a Barcon e dintorni, andasse di pari passo con lo sviluppo della rete di canali che si diramavano dal Brentella. L’apporto idrico delle seriole contribuì ad aumentare la produttività delle colture cerealicole, foraggere e vinicole ed a massimizzare l’investimento fondiario che i Pola portarono avanti fino ad inizio del XIX secolo.

La Brentella disseta uomini, animali e campi

La Brentella è un canale artificiale di cui si comincia a parlare all’inizio del ‘400 e che vede le prime attività di scavo attorno al 1440. Il canale, con successive modifiche e miglioramenti, è stato progettato per portare acqua per uomini, animali e campi delle podesterie di Asolo, Castelfranco e Treviso.

Nel 1450 nella Cancelleria Nuova di Treviso, presenti il podestà e, tra gli altri, Giovanni Battista I Pola, veniva concessa licenza di aprire una seriola del canale grande di Posmon per condurla a irrigare le terre di Vedelago, villaggio posto immediatamente a valle di Barcon. La canaletta doveva però essere provvisoria, visto che fu successivamente otturata dal podestà.

Nel 1503 la seriola che serve Barcon, Vedelago e Albaredo risulta essere larga un piede e tre quarti (ca. 60 cm).

La seriola che dal Brentella scende verso Vedelago è tutt’ora attivo ed incrocia via Pola all’altezza di via Diaz (che affianca per un breve tratto). A sud dell’allevamento Perin, per qualche centinaio di metri la seriola costituisce il confine tra l’abitato di Barcon e quello di Vedelago.

Anche il ramo che serviva il brolo dei Pola è visibile ancora oggi: ai lati del prato ad est della barchessa scorrono due piccoli fossi che all’inizio del brolo si ricongiungono in un unico canale che usce dal quadrilatero all’altezza dell’antico ingresso sud.

La distribuzione dell’acqua nel 1543
Seriola Misura in bocca Ville beneficiate Acqua/villa (piedi)
Foro (once) Ampiezza (piedi)
Barcon 1,75 Barcon, Vedelago, Albaredo 0,58

Per maggiori e più dettagliate informazioni:

Barcon di Vedelago. La storia che non ti aspetti
di Paolo Miotto 2023, GoPrint, Camisano Vicentino (VI)
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I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI)
di Giacinto Cecchetto 2023, ZeL Edizioni, Treviso
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Brentella – Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVI di Raffaello Vergani
Campagne trevigiane in età moderna, Fondazione Benetton Studi Ricerche
Edizioni Canova Treviso – 2001

Riferimento: Cronistoria

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