Il toponimo barcon è riconducibile al vocabolo di radice celtica bark (capanna).
In età medievale il barco era una costruzione destinata a stallaggio e ricovero di attrezzi rurali, legnami e foraggi.

un proverbio veneto… a caso

Barcon, IT
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il santo del giorno

100 anni della nostra parrocchia

2 settembre 1923 – 2 settembre 2023

Per secoli giuspatronato della famiglia trevigiana Pola che vi eleggeva il priore, la cappella di Barcon fu per lungo tempo unita alla parrocchia di Fanzolo.

Il 25 giugno 1904, il priorato venne trasformato in “curazia”, il cui titolare avrebbe avuto l’incarico di adempiere a tutte le funzioni ed i compiti propri di un parroco.

Con Regi decreti del 2 settembre 1923, registrati alla Corte dei conti il 13 settembre, viene istituita la parrocchia di S. Michele Arcangelo in Barcon.

La chiesa parrocchiale venne poi consacrata il 7 settembre 1935 e don Massimo Pellizzari divenne il primo parroco.

Barcon
Barcon

Barcon si trova nel territorio dell’antico Agro Centuriato di Asolo, la colonizzazione che i romani effettuarono a partire dalla metà del II secolo a.C., tagliando i boschi di carpini e querce che fino ad allora caratterizzavano questo tratto di pianura dei Veneti.

Il primo documento che accerta l’insediamento di Barcon è datato fine XI secolo ed attesta la presenza di una cappella dedicata a San Michele Arcangelo.

Nei secoli XV e XVI, il nostro era un villaggio autonomo che rientrava nella Campagna di Sopra, territorio sottoposto direttamente all’amministrazione del podestà di Treviso.

Diversi furono i riassetti amministrativi tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, fino ad arrivare al 1 gennaio 1819 quando Barcon fu definitivamente assegnato al comune di Vedelago.

Questa parte di provincia trevigiana è storicamente sotto l’influenza amministrativa di Castelfranco Veneto e prende il nome di Castellana.

Barcon

Villa Pola

Ipotesi ricostruttiva

Non sappiamo come fosse realmente questo capolavoro dell’architetto veneziano Giorgio Massari, perché mancano dei disegni accurati: una descrizione sommaria della villa la troviamo negli scritti di Lorenzo Crico, dal 1797 parroco di Fossalunga.

Partendo da queste descrizioni e tenendo in considerazione altre opere del Massari, abbiamo ipotizzato come al visitatore del XVIII secolo doveva apparire l’imponente Villa Pola.

Cronistoria

La storia che studiamo sembra sempre quella di qualcun’altro, distante dalla nostra realtà paesana ma a volte si possono scoprire delle relazioni tra i piccoli fatti locali e le grandi imprese del passato.

Scorrendo la linea temporale della cronologia storica dell’ultimo millennio, scopri le varie notizie su Barcon affiancate ai grandi avvenimenti mondiali.

Barcon
Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Santuario Beata Vergine del Caravaggio

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Barchessa di Villa Pola

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Capitelli agresti

Letture storiche

Scuola veneta, fine del secolo XVII - inizi del secolo XVIII . Ritratto del Conte Paolo di Castropola, olio su tela, cm 81 x 68,5

Il mercato di Barcon

Lorenzo Crico, letterato parroco di Fossalunga, scrive quest’egloga rusticale nel 1802 per le nozze di Costanza Pola, figlia dei conti di Barcon, con il nobile Fontana.

Scuola veneta, fine del secolo XVII - inizi del secolo XVIII . Ritratto del Conte Paolo di Castropola, olio su tela, cm 81 x 68,5

Montebelluna contro il Nobil Signor Co: Antonio Pola.

Il mercato di Barcon, voluto nel 1789 dal Conte Antonio Pola, rappresentava una minaccia per gli affari del mercato di Montebelluna, fondato già nel X secolo.

Scuola veneta, fine del secolo XVII - inizi del secolo XVIII . Ritratto del Conte Paolo di Castropola, olio su tela, cm 81 x 68,5

Treviso e le sue pievi

Questo breve testo tratto dal secondo volume di “Treviso e le sue pievi”, opera del 1898 di Francesco Agnoletti, percorre 600 anni di storia di Barcon.

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

La lacrimevole istoria del conte Titta Pola

Racconto di Luigi Urettini tratto dai Quaderni del Risorgimento che narra le vicissitudini di uno degli ultimi discendenti dei nobili Pola.

Scuola veneta, fine del secolo XVII - inizi del secolo XVIII . Ritratto del Conte Paolo di Castropola, olio su tela, cm 81 x 68,5

La signoria dei Castropola

Il comune polese e la Signoria dei Castropola di Camillo De Franceschi. Esiliati a Treviso, insigniti del titolo di conte e mutato il cognome in Pola, i Castropola furono artefici della storia del nostro paese.

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Paolo Pola

“… che per le sue tragiche comiche ed altre Poetiche composizioni si merita un posto fra Letterati … “

Breve biografia e raccolta di alcune opere di uno degli ultimi membri della famiglia di conti vissuta a Barcon.

Le fotografie di Barcon

Fonte: Giorgio Massari, architetto veneziano del settecento

Gli archivi di foto storiche

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Le foto delle classi di Barcon

Josef Lanzedelli, 1810 . Dipinto raffigurante il conte Adam Albert von Neipperg e la prima moglie Teresa Pola con i figli Alfred e Ferdinand

Lombardy, Venice, Parma, Modena (1818–1829)
Second military survey of the Habsburg Empire

Il Gruppo Alpini di Barcon

Circolo parrocchiale
Noi per Barcon

I genitori degli alunni di Barcon

Fiera di San Michele

Associazioni del passato

Gruppo del Carro Mascherato 1982-1986

Gruppo Ciclistico Barcon

Gruppo Podistico Barcon

Gruppo Sportivo Barcon

Gruppo III Armata

Gruppo del Torcio

Insieme per Barcon

Società Bocciofila Alpina

La raccolta differenziata dei rifiuti

Ogni cittadino è responsabile del modo in cui smaltisce ciò che non utilizza più.

I rifiuti non vanno bruciati!

Dobbiamo utilizzare i canali predisposti per disfarsi di ciò che non ci serve più.

Barcon (TV)
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