La Brigata Porto Maurizio

Il 23 febbraio 1917 Barcon fu teatro della costituzione del 254° reggimento di fanteria che, assieme al 253° costituitisi a Riese, andò a formare la Brigata Porto Maurizio.

Il 254° completò la sua preparazione bellica nelle nostre campagne fino al 16 aprile quando iniziò la marcia di trasferimento verso l’altopiano di Asiago dove arrivò il 22 aprile e prese in consegna i lavori della strada Fontanella – Turcio, quelli del raccordo Campanella, Campomulo sistemando a difesa la testata di Val Melago: fino all’8 giugno i reggimenti si alternarono nel presidio della linea e nei lavori stradali e di sistemazione.

Il 19 giugno 1917 la Brigata Porto Maurizio fu impiegata nell’operazione per il possesso di M. Rasta e durante il tentativo di infrangere l’accanita resistenza nemica, la brigata perse 14 ufficiali e 396 uomini di truppa.

A fine agosto la Brigata Porto Maurizio è impiegata sul fronte isontino ma tutti gli sforzi di occupare le posizioni del nemico si dimostreranno vani: in quelle gloriose giornate la brigata perse 54 ufficiali, tra cui il colonnello del 254°, e 1050 uomini di truppa.

Ripiegata verso occidente, la brigata concorrerà alla difesa della testa di ponte di Codroipo. Subite molte perdite da un attacco nemico, i battaglioni della Brigata Porto Maurizio furono ricostituiti e nel dicembre 1917 fu impiegata nei lavori di rafforzamento degli sbarramenti difensivi in Val Brenta.

Il 1918

Nei primi mesi del 1918 la Brigata Porto Maurizio rimase sulla linea difensiva Col d’Astiago – Pra Lungo – Pra Ventor – Oliero – Costa Alta – Merlo.

Il 10 febbraio il II/253° ed il I/254° operarono un contrattacco su Sasso Rosso e riprendendo al nemico le posizioni occupate il giorno precedente.

Il 27 marzo il II/253° passò a disposizione della 24a divisione francese ed occupò il tratto della marginale fra M. Mosca (escluso) e la valle di Granezza d’Asiago; il 18 aprile furono messi a disposizione della 24a divisione francese un altro battaglione ed i reparti zappatori dei reggimenti.

Il 3 giugno iniziò la marcia di trasferimento verso est ed il fronte del Piave dove il 253° prende parte all’azione su Nervesa del 19 giugno: l’encomiabile contegno dei reparti impegnati portò alla concessione della medaglia di bronzo alla Bandiera del 253°.

Il mattino del 23 giugno, nel corso della ritirata nemica  il I e II/253°, il I/254° e le due compagnie mitragliatrici di brigata si lanciano all’inseguimento, rastrellando nemici, recuperando armi, liberando molti nostri feriti fatti prigionieri nei giorni precedenti ed occupando Nervesa contemporaneamente a truppe della Brigata Mantova

Nel corso delle operazioni del giugno 1918 la Brigata Porto Maurizio subì la perdita di 19 ufficiali e 329 uomini di truppa.

Cartolina reggimentale del 254° Reggimento Fanteria edita nel 1917. In basso le date degli importanti scontri di Monte Rasta cui prese parte

Durante l’estate furono eseguite svariate attività. Il 253° eseguì lavori di rafforzamento, recuperò materiali, partecipò con altre truppe alla mietitura del grano; il 254° quasi ogni notte inviò pattuglie sulla riva sinistra del Piave a verificare l’organizzazione difensiva nemica.

Dal 3 agosto la Brigata Porto Maurizio prese posizione sul Montello e quando ad ottobre inizio la battaglia di Vittorio Veneto quasi tutti i battaglioni, ad eccezione del I/253° e del I/254°, passarono il Piave e avanzarono nella sinistra Piave combattendo e catturando nemici.

Il 1° novembre la brigata marciò su due colonne ed il 254°, dopo aver sostenuto un violento scontro con una colonna nemica che si difende energicamente, entra in Belluno raggiunto, dopo qualche giorno, dal reggimento fratello.
La medaglia di bronzo concessa alla Bandiera del 254° è il riconoscimento del valore dei fanti del reggimento.

L’armistizio “Badoglio” trova la Brigata Porto Maurizio tra Visone e Belluno. 

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